Le lesioni della spalla da sovrautilizzo sono un problema comune tra gli atleti che sfruttano il movimento del lancio o un movimento estremamente ampio come i giocatori di baseball o i nuotatori.Queste lesioni possono avere varie origini patologiche ma hanno tutte una comune base biomeccanica.La spalla è l'articolazione più mobile del corpo ed è quella a maggior rischio di infortunio, quindi in quegli sport che comportano movimenti ripetitivi,esplosivi e propulsivi di questa giuntura,sono molto frequenti una serie di lesioni di tipo infiammatorio o degenerativo che interessano frequentemente i complessi muscolari e le loro inserzioni tendinee.
Le possibili cause
Le cause sono da ricondursi al sovrautilizzo, microtraumi inveterati e l'utilizzo dell'arto agli estrimi angoli di movimento senza una stabilizzazione muscolare adeguata. I fattori causanti il sovrautilizzo possono essere:
Estrinseci - Errori di allenamento, cattive condizioni fisiche, nutrizione inadeguata, pessimo terreno di gioco, attrezzatura sportiva inadeguata.
Intrinseci - Allineamento articolare inadeguato, squilibri o debolezza muscolare, sesso e morfologia corporea, fattori psicologici.
Sintomi e Diagnosi
All'esordio i sintomi tipici sono il gonfiore, la sensazione di "blocco", e il dolore in atleti sportivi di alto e basso livello che presentano i fattori sopracitati.
La diagnosi è prevalentemente clinica a seguito di una visita specialistica. Nei casi dubbi o per maggiore accuratezza si effettuano esami quali:
Raggi x - Può mostrare cambiamenti degenerativi, frammenti intra articolari e sospette fratture da stress.
Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) - Può identificare il tipo, l'estensione e il sito di lesione della "cuffia dei rotatori".
Artro RMN - E' l'esame d'eccellenza per la diagnosi di lesioni del labbro, la struttura che contiene la testa omerale ed è più sensibile della semplice RMN per le lesioni della "cuffia dei rotatori".
Artroscopia - Permette la diagnosi e il trattamento di lesioni del labbro e altre strutture.
Trattamento
Il trattamento iniziale è di tipo conservativo e multi-disciplinare: coinvolge l'atleta, i fisioterapisti, l'allenatore, i dottori e il medico di base. La cooperazione all'interno di questo team è la base del successo e del ritorno all'attività agonistica.
Le indicazioni iniziali comprendono: il riposo da attività che causano dolore, l'uso di farmaci anti infiammatori non steroidei e ghiaccio e un protocollo di riabilitazione fisioterapica specifico.
In caso di lesioni a carico dell'articolazione non correggibili con la fisioterapia sarà necessario un intervento chirurgico mirato e valutato sul singolo caso da associare al trattamento conservativo.
Il ritorno all'attività agonistica è strettamente correlato a fattori quali: l'età, la diagnosi precoce, tipo di lesione, terapia mirata e aspettative del paziente.